Re Mattia era a caccia con due compagni, quando arrivò alla fattoria di un pastore di nome Gregorio. Era sera, i pastori chiudevano il bestiame negli stalli.
– Venite pure, vi offriamo la cena, ma dovete accontentarvi del nostro cibo povero.
Gregorio mise lardo, cipolla, paprika nella caldaia. Quando il soffritto si fu rosolato, gli versò acqua, e lo cucinò con abbondante pasta. Dopo un po’ la pietanza era pronta. Si misero attorno alla caldaia e cominciarono a mangiare. Mentre mangiavano, Mattia vide un boccone invitante nell’altra parte della caldaia e lo volle prendere col cucchiaio di legno. Gregorio, però, gli diede un colpetto sulla mano:
– Cosa fai? Devi mangiare quello che ti sta vicino!
Mattia rimase male, ma non disse una parola.
Il giorno dopo se ne tornava coi suoi compagni a Buda, ma prima invitò il pastore nel palazzo. Quando venne il momento, Gregorio si presentò nel palazzo. Il re lo fece accomodare tra i nobili. Quando fu servita la zuppa, Gregorio non trovò il cucchiaio, perché il re aveva ordinato così per fargli uno scherzo.
Disse il re:
– Allora signori, buon appetito, ma mi raccomando: birichino chi non mangia la zuppa!
Gregorio vide che non c’era niente da fare perché non aveva il cucchiaio. Non si disperò, spezzò un pezzo di pane e con questo fece un cucchiaio, quindi poté mangiare la zuppa come gli altri. Dopo aver finito disse agli altri commensali:
– Birichino chi non mangia il cucchiaio!
Detto questo mangiò il cucchiaio di pane.