(Hajnali részegség)
Te lo racconto questo
se non ti annoio,
ieri notte alle tre,
finito il lavoro,
sono andato a letto.
Ma nella mia mente
la macchina da scrivere
continuava a battere
col ticchettio tanto forte
che non riuscivo a … Leggi
Letteratura ungherese, poesie e racconti
(Hajnali részegség)
Te lo racconto questo
se non ti annoio,
ieri notte alle tre,
finito il lavoro,
sono andato a letto.
Ma nella mia mente
la macchina da scrivere
continuava a battere
col ticchettio tanto forte
che non riuscivo a … Leggi
(Lélektõl lélekig – 1923)
Stanotte sto alla finestra
e attraverso la lontananza
nell’occhio raccolgo la luce
di una stella tremante.
Attraversa bilioni di miglia,
corre in spazi gelati,
neri e aridi, senza stancarsi,
chissà da migliaia di anni.
Questo messaggio … Leggi
(Akarsz-e játszani?)
Dimmi, vuoi giocare con me?
Giocare sempre,
andare nel buio insieme,
giocare ad essere grandi,
mettersi seri seri a capo tavola,
versarsi vino e acqua con misura,
giocare con perle, rallegrarsi per un niente,
indossare vecchi panni col … Leggi
(Boldog, szomorú dal, 1920)
Ho pane e anche vino,
ho moglie e anche figlio.
Perchè rattristrarsi?
Ho sempre da mangiare.
Ho un giardino, gli alberi
si inchinano sulla via sussurrando.
Noce, papavero, nocciole,
nella dispensa la raccolta.
Ho anche una … Leggi
Se si spegne la mia esistenza,
il violino del grillo chi l’adora?
Sul ramo ghiacciato la fiamma chi la spira?
Sull’arcobaleno chi si adagia?
Chi rende morbido campo la roccia,
piangendo, mentre l’abbraccia?
Le crepe nella mura chi l’accarezza?
E … Leggi
Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario